Testimonianze

 

Testimonianze La Signora Concetta Serbia (anni 83) detta a Paciorra, di Favingnana, la vecchia tabaccaia di via Matteotti. se lo ricorda bene quel giorno. E stato il giorno del giudizio universale! Avevo diciannove anni. Mi trovavo a casa, a poggiamico mio fratello Vincenzo si trovava in barca per pulirla " o scaru "i sacca alla Marinella; Lui ci gridava “Entrate! Entratel Che sono americani” Infatti appena siamo entrain in cucina successe il diluvio universale! Vedevamo le bombe cadere. la polvere, il fumo ci sofocava. Le bottiglie tutte per aria per le vibrazioni La casa aveval'entrata principale dalla strada ed un altra entrata dalla marina Un soldato spunto dalla porta della marina. Noi ci dicevamo “Sappiamo! Scappiamo!” Lui ci rispose. "Figlie mie, le bombe piovono! " Allora siamo rimaste a casa, abbiamo aspettato. Nostramentri (nel mentre) il bombardamento continuava più avanti in paese,arrivò mio fratello con il bambino in braccio "Scappiamo' Scappiamo’ " dicevamo. ma mia madre disse: “No, perché manca una bambina’ " A Poggiamico sono cadute tame bombe? Tante, dappertutto, ’o fossa da bumma (vicino allo scalo San Giuseppe) ne sono cadute due. Al rifugio che c'era a Poggiamico ne sono cadde altre due Mio zio che era in barca riuscì ad entrare nel rifugio ’nzemmula (assieme) a Michela Torrente Aciddazza Poi è uscito da un buco perchè il rifugio era stato colpito e I ’uscita era bloccata. Aveva la faccia insanguinata Ando a prendere mia sorella piccola che mangiava alla refezione scolastica. ai pretti. Intanto mia madre, con noi figli. si avvicinava verso la campagna. Arrivati al rifugio di Poggiamico che era stato colpito, ci sono caduta dentro e sono svenuta proprio dentro al rifugio. Siamo rimasti lì sotto Levanza si è messo a sparare a non potevano uscire. Dunque Levanzo ha risposto? Allarme non c'è stato Ha risposto Levanzo. Dopo siamo usciti dal rufugio, più avanti trovammo una grotta e ci siamo infilati dentro ma tanto per ripararci dalle schegge. Ormai avianu ittatu tutti cosi (avevano buttato giù tutto) Ci siamo rimessi a camminare per andane in campagna. Siamo passati vicino alla casa dove è stata trovata la bambina sotto le macerie (Pina Cannistraru) C'era una ficara (albero di fichi) abbattuta in mezzo alla strada. lo piangeva. Un maresciallo mi chiese ' “Signorina, avete perso i vostri?" "no ma non riesco a passare". Mi aiutò lui. Mi avvia! per andare ‘o Curtigghiolu (Zona cavallo), tutti a piedi…. tutti che piangevano La sera stamo maman a casa per prendere quelle poche cose che c’erano in casa...

 

 

Dal libro di Michele Gallitto "Egadi Ieri ed Oggi"