I pozzi e le senie (o norie)

 

Uno tra i principali problemi delle piccole isole è la scarsa disponibilità di acqua dolce. Mentre Marettimo vive delle sue numerose sorgenti, Favignana abbonda di pozzi, perché il terreno è composto di materiale tufaceo o, come si dice adesso in modo più appropriato, di calcarenite. È un materiale di facile estrazione, anche perché la crosta di roccia che copre il tufo è poco spessa. Quindi i cavatori non hanno incontrato molta difficoltà, anche se prima usavano la mannaia per estrarre i conci. È per questo che alla Piana risultano centinaia di pozzi e decine di norie o senie. Alcuni pozzi sono veramente poco profondi e vicini al mare.208 Il centro abitato di Favignana, dal punto di vista geologico, per quanto riguarda i pozzi, ha profondità diverse; per esempio, piazza Madrice ha una media di profondità che va dai 3 ai 6 metri, la zona di Sant'anna ha una media di 12 metri. L'acqua del pozzo per essere "dolce" deve avere una fonte di almeno 30-40 cm di profondità. Molti pozzi hanno una profondità che varia dai 10 ai 15 metri, fino ad arrivare a profondità più considerevoli in contrada "Bosco". In questa località, è stato possibile farlo negli scorsi decenni perché viene usato il sistema di trivellazione, avendo a disposizione la corrente elettrica (dagli anni Settanta). Infatti, si è sempre detto che al "Bosco" non c'era acqua, ma con la corrente è arrivata anche l'acqua! I vecchi pozzi di Favignana, scavati a mano con la mannaia, si dividono in due tipologie: quelli scavati larghi quasi come una stanza, che si trovano nelle senie, quindi adatti a ricevere una parte del marchingegno bisognoso di una fonte più ampia per irrigare i campi e quelli per uso domestico, quindi più stretti. È sempre stata buona norma che ogni casa avesse il suo pozzo, per usare con parsimonia la preziosa acqua dolce piovana, raccolta nella cisterna sotto casa tramite il lastrico. L'acqua di un pozzo può essere buona da bere, anche se a volte può risultare "molle" al gusto o un po' salmastra. Comunque è sempre stata molto utile, quanto meno per lavarsi e per irrigare campi, orti, fiori. Quest'acqua ha permesso la sopravvivenza di Favignana durante i secoli e nei periodi di siccità. Può capitare di vedere più pozzi in una sola proprietà, magari a distanza di pochi metri: uno risulta di acqua amara e l'altro di acqua dolce....

 

 

Dal libro di Michele Gallitto "Egadi Ieri ed Oggi"