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Il mare antistante la costa dell'estrema punta
occidentale della Sicilia, fra Trapani e Marsala, è costellato di
due gruppi di isole. Al primo, quello delle Egadi, si può dare a
buon diritto il nome di Arcipelago; il secondo è composto di tre
isolotti che emergono a poche centinaia di metri dalla costa, da un
mare di profondità variabile tra cm 25 e m 2,50: dunque uno stagno;
e le isole, pressoché disabitate, quasi un prolungamento della
terraferma. Perciò, da sempre, il complesso è stato chiamato lo
Stagnone e non «arcipelago ».
Arcipelago delle Egadi
In ordine di grandezza esso è composto di:
Favignana kmq 19,38
Marettimo kmq 12
Levanzo kmq 5,82
Fra Levanzo e la costa trapanese emergono a fior d'acqua i due
isolotti di Formica (lunghezza m 680), su cui sorgono i fabbricati
ormai chiusi dell'omonima Tonnara, e Maraone (lunghezza m 600), del
tutto deserto e piatto.
Marettimo è dunque la piú lontana dalla costa siciliana è molto
distante anche dalle altre due isole sorelle. La separano da Capo
Bon, in Tunisia, soltanto 70 miglia di mare. Tale posizione
geografica è determinante del carattere e delle tradizioni degli
abitanti che possono considerarsi, come si dirà meglio in seguito,
una piccola minoranza etnica assolutamente autonoma rispetto alle
altre isole, sebbene ad esse amministrativarnente legata. Favignana,
che è la capitale delle Egadi, è sede del municipio, ha una
superficie pari alla somma delle superfici delle altre due isole.Tre
sono gli aspetti salienti dell'Arcipelago: la conformazione
geologica tufacea di Favignana che ne fa una delle isole piú
interessanti e suggestive dei nostri mari, insieme con la bellezza
davvero eccezionale delle pareti rocciose della lontana Marettimo;
la seconda peculiarità è nella posizione strategica, quasi che le
tre isole fossero bastioni collocati a bella posta a difendere
Trapani e le sue coste creando un ideale porto difendibile da
attacchi esterni: ciò influí per almeno due millenni sulla storia
dell'Arcipeiago. Terzo aspetto comune alle tre isole è la grande
pescosità del mare che elesse la pesca come attività prevalente di
queste popolazioni, in particolare quella del tonno, che le rese
famose in tutto il Mediterraneo.
Quest'area è importante anche dal punto di vista
storico-archeologico, visto che nel corso della Prima Guerra Punica,
sulle acque antistanti Favignana, si svolse nel 241 A.C. la
battaglia navale tra Cartaginesi e Romani, vinta dal console Lutazio
Catulo. Una battaglia tanto cruenta che il sangue dei contendenti
arrossò il mare e il luogo dove si svolse assunse il nome di Cala
Rossa. Anche per questo è abbastanza facile trovare sul fondo i
resti di navi affondate e i loro contenuti.
Tratto da Egadi, Mare e Vita Mursia Editore
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