La_tonnara
è costituita da
un sistema di reti che vengono a chiudere
completamente il mare per il quale i tonni
debbono pescare.
Queste reti formano le pareti che dal fondo
del mare affiorano al pelo dellacqua e mentre
toccano il fondo mediante contrappesi di tufo
attaccato alle estremità inferiore,
si sostengono al livello del mare per mezzo
di gomene fornite di galleggianti.
Questa gomene non sono abbandonate a loro
stesse altrimenti le correnti sposterebbero
tutto il sistema di reti, ma vengono assicurate
in punti fissi con altro cordame attaccato
ad ancore, gia preventivamente affondate.
Il sistema di reti è diviso in vari
compartimenti (camere) ogniuna munita di porta,
cioè di un pezzo di rete mobile, che
viene aperta a forma di saracinecca dai tonnaroti
che sorvegliano la pesca. Quando i tonnaroti
si accorgono del passaggio dei pesci aprono
la porta della prima camera rinchudendola
appena i tonni sono entrati ed aprono invece
le porte degli altri scompartimenti per indurre
i tonni ad internarsi nelle altre reti.Quandi
è stato così raccolto un buon
numero di pesci viene aperta la porta della
camera della morte. La camera della morte
è costituita da una rete molto più
robusta, che oltre alle pareti è munita
di fondo a maglia forte. Quando il "rais"
(voce araba che significa capitano di bastimento,
ma qui si usa per denotare il direttore tecnico
della tonnara), si avvede che una quantità
di questi tonni è entrata in questa
camera, ordina per il domani la mattanza
(uccisione dei tonni, dal latino mactare,
ammazzare).
Il giorno dopo ogni uomo della ciurma collocato
al posto, situati al quadrato i battelli grandi
e piccoli, pronto ogni attrezzo, ogni fune,
ogni ferro,ogni rampone, al cenno del rais
è il segnale dell'attacco.
La lotta è assai emozionante, è
un terribile menar di colpi, un ferire di
uncini, e urla_e_schiamazzi.
I tonni per liberarsi dalla rete finiscono
per ferirsi a vicenda, il mare si agita assume
il colore del sangue, e i colpi di coda, che
i tonni danno al momento agonico, sono così
terribili da mettere in pericolo i tonnaroti
poco pratici o poco avveduti. Nella costruzione
della rete si è tenuto conto della
sensibilità tattile che il tonno abbia
sulla bocca e dall'ingrandimento visivo del
quale sono dotati gli occhi. infatti impigliato
nelle reti batte con il muso verso i fili
e se ne ritrae subito per l'impressione ricevuta,
mentre alla sua vista i fili sottili assumono
l'aspetto di grosse corde, ed è così
che non arriva a rompere la rete che data
la forma potrebbe facilmente spezzare.
Alcune iscrizioni
tuttora esistenti. Segnano i fasti della
pesca. La piu antica suona così:
Deo favanteso Beata Virgine intercedent
innaria ista interfoctis 4175 tunnis, operareis
vantaguin detethoc anne 1771
unaltra ricorda che nel 1853 amministratore
Florio, si uccisero 6828 tonni.
una terza che nel 1859 se ne uccisero 10159;
un ultima che nel 1865 se ne mattarono 14020
La pesca enorme e mai superata avvenne l'anno
stesso della morte di Ignazio Florio cioè
nell'anno 1891 con il numero di circa 18000
tonni.
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